L’INCIS programma un quartiere estensivo sulla direttrice Roma-Ostia, baricentrico tra l’Eur e i quartieri CEP previsti più a sud dal Piano Regolatore.
L’incarico del piano urbanistico è affidato a Moretti; tuttavia la parte a monte è studiata da Libera, che aveva già elaborato una proposta di lottizzazione privata della zona Torrino, rimasta nel cassetto.
L’asse principale dell’impianto è attraversato da due tracciati minori, uno in direzione della Chiesa, l’altro verso la ferrovia e il Tevere. Il quartiere è articolato in unità di 600-1.000 abitanti con servizi comuni, definite nella relazione di Moretti “vicinie di autentica misura sociale”, per una capacità complessiva di 7.500 persone.
L’omogeneità dei materiali e l’andamento sinuoso degli edifici su pilotis riprendono i motivi sperimentati con buon risultato dagli stessi autori nel Villaggio Olimpico, in un disegno planimetrico maggiormente attento alla varietà degli scorci prospettici.