La struttura dello stadio, realizzato per le Olimpiadi del 1960, è scandita dall’ossatura delle tribune, costituita da 92 cavalletti radiali, la cui forma esprime buona parte dei problemi funzionali che l’opera è in grado di soddisfare.
Le lunghe “gambe” del portale principale garantiscono agli spazi sottostanti l’aerazione e l’illuminazione naturale necessarie: per questa ragione la tribuna è sensibilmente staccata dal campo di gioco, lasciando una fessura continua a livello terra.
L’anello di tribuna, capace di 50.000 spettatori, è servito da ampie rampe radiali, collegate ai ballatoi sovrapposti che, sorretti dai caratteristici sbalzi della struttura primaria a cavalletti, tagliano i prospetti con un forte gesto formale e permettono di trattenere il pubblico ad una quota tanto più alta del piano di campagna da lasciare una fascia basamentale continua impiegata liberamente per gli accessi alle palestre e ai locali secondari.
Particolarmente interessante è la soluzione della pensilina di copertura, realizzata con un sistema misto.